La Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo ha condannato la Turchia per aver torturato con percosse sulla pianta dei piedi, la cosiddetta pratica della falaka, un detenuto che aveva protestato contro la severita' delle carceri turche e per aver inflitto simili pratiche ad alcuni curdi sospettati di essere membri Pkk, il Partito dei lavoratori curdi inserito nella lista nera delle organizzazioni terroristiche. Sabri Diri, incarcerato nel 2000 in una prigione di massima sicurezza di Istanbul perche' appartenente ad un'organizzazione criminale, aveva partecipato ad una serie di scioperi della fame organizzati contro le durissime regole del penitenziario. Le manifestazioni di protesta furono immediatamente represse nel sangue dalle autorita' carcerarie. Una serie di esami commissionati dalla stessa Corte di Strasburgo ha consentito di provare l'esistenza di traumi riconducibili alla falaka, una pratica che Ankara aveva negato o comunque ricondotto ad altre cause. Nella sentenza pronunciata oggi, la Corte Ue ha concluso che Diri e' stato torturato "intenzionalmente con lo scopo di punirlo e di annullare la sua resistenza fisica e morale nei confronti delle autorita' del penitenziario". L'ex prigioniero, attualmente residente in Svizzera, ha diritto ad un indennizzo pari a 15mila euro per danni morali.
Fonte: http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=83527
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giovedì 2 agosto 2007
Turchia: Corte Europea condanna Ankara per torture
Pubblicato da
Dolce Vita
alle
18:33
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Etichette: ankara, corte europea, corte strasburgo, prigione, torture, turchia
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