Tra Messico e Stati Uniti c’è un deserto e migliaia di persone che cercano (talvolta illegalmente) di attraversarlo. Gli USA vogliono costruire un muro per impedire ai messicani di espatriare, ma il governo messicano protesta per le ricadute ecologiche della barriera.
Nel deserto gli animali si spostano, anche di molti chilometri, in cerca di acqua e cibo. Un muro invalicabile alle persone sarebbe una barriera invalicabile anche per molte specie di animali, come ocelot e orsi, le cui popolazioni verrebbero separate artificialmente in sottogruppi con minori possibilità di riproduzione.
Stiamo parlando di 1250 km di barriera metallica, alta 3 metri, fortemente illuminata, dotata di allarmi, sensori e radar che disturberebbero anche le specie notturne.
Il ministro messicano per l’ambiente, Juan Rafael Elvira, ha dichiarato che il Messico è pronto a portare gli USA davanti ad una corte internazionale se, prima di costruire il muro, non verranno prese in considerazione delle alternative ecologiche. Alcune delle alternative sono barriere “permeabili” agli animali ma non alle persone, ad esempio fatte da cactus o l’istituzione di corridoi ecologici.
Pare che per gli USA il problema maggiore siano i milioni di clandestini che sono riusciti a passare, piuttosto che gli animali che verrebbero limitati nei loro spostamenti. Pare che su quel confine i morti umani siano davvero tanti.
Fonte: http://www.ecoblog.it/post/migrazioni-e-barriere-in-messico
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giovedì 2 agosto 2007
Migrazioni e barriere in Messico
Pubblicato da
Dolce Vita
alle
17:42
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Etichette: animali, messico, muro, stati uniti
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