Il comune di Castelvolturno ha aperto la procedura di affidamento dei lavori di riutilizzo della tenuta, sottratta alla camorra, denominata “Ex zaza”. Questo provvedimento rientra nella convenzione operativa per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni camorristiche sottoscritta a Napoli tra il Ministero dell’Interno, la Regione Campania e undici Comuni campani. La particolarità dell’ iniziativa di Castelvolturno sta nell’obiettivo di utilizzare la tenuta per far sorgere una fattoria didattica destinata all’accoglienza di piccoli pazienti portatori di handicap fisici e mentali utilizzando esclusivamente metodi biologici sia per l’allevamento che per le coltivazioni e le trasformazioni dei prodotti coltivati. Sui 46mila e cinquecento metri quadrati, destinati ad uso agricolo sorgeranno, entro diciotto mesi, un centro di recupero delle tradizioni agricole, medico-terapeutiche ed energetico-impiantistic he. Saranno realizzati un ambulatorio veterinario attrezzato anche per piccoli interventi chirurgici ed analisi che sarà dotato di impianti per la produzione di energia solare, officine e depositi, un’officina meccanica per le macchine e gli automezzi necessari alla fattoria, depositi, fienili e box per cani necessari alla cosiddetta “pet-therapy”. La struttura sarà dotata anche di un percorso per passeggiate a cavallo ed ippoterapia ed un point polifunzionale adatto ad ospitare le attività didattiche, la ristorazione, un’area per l’allevamento degli struzzi ed una per il pascolo dei bovini. È previsto inoltre un impianto per lo sfruttamento energetico di rifiuti organici e vegetali e un impianto per la produzione di biogas in linea con gli orientamenti internazionali e con il protocollo di Kyoto. (www.pupia.tv/campania)
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giovedì 26 luglio 2007
Caserta. I beni confiscati alla camorra diventano una biofattoria didattica
Pubblicato da
Dolce Vita
alle
20:31
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