Mangiare bio non basta. Scegliere alimenti che non provengano dall'altro capo del mondo, nemmeno. Un'alimentazione davvero ecosostenibile deve basarsi su un presupposto fondamentale: tenere conto dell'impatto ambientale dell'intero processo di produzione di un alimento, dall'energia impiegata per la lavorazione fino all'impacchettamento e al trasporto. È l'idea che ha spinto due ricercatrici britanniche a stilare una dieta che promuove a pieni voti uova e bacon, ma esclude vino e formaggio. Ruth Fairchild e Andrea Collins, del University of Wales Institute di Cardiff, si dicono preoccupate da come ultimamente tutta l'attenzione del pubblico si sia concentrata sul legame tra trasporto dei generi alimentari e produzione di gas nocivi. Dalle loro ricerche emerge infatti che il trasporto dalla fattoria al supermercato incide solo per il 2% sull'impatto ambientale totale di un alimento. Le due studiose hanno quindi stilato una classifica degli alimenti più o meno "nocivi" dal punto di vista dell'impatto ambientale, basandosi su una serie di parametri come la quantità di terra necessaria a produrre un determinato cibo e l'energia impiegata in diversi stadi. E come tutte le altre diete, anche quella ecosostenibile non fa contenti i golosi: banditi infatti cioccolata, gelati, vino e superalcolici e la maggior parte delle carni. Mentre a passare il test sono frutta e verdura (a patto però che non siano confezionate), il pane, le uova e il latte.
Fonte: http://www.staibene.it/sb_home.asp
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giovedì 12 luglio 2007
Dalla Gran Bretagna arriva la dieta ecosostenibile
Pubblicato da
Dolce Vita
alle
18:26
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