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lunedì 26 marzo 2007

LATINOAMERICA - L'Africa appoggia la candidatura di Evo Morales al Nobel per la Pace.


L’Africa appoggia la candidatura di Evo Morales al Nobel per la Pace come parte della cooperazione Sud-Sud. A seguire l'intervista a Makabayi Henry, Presidente del Movimento dei Comitati Rivoluzionari in Uganda.

INTERVISTA A MAKABAYI HENRY

di Micaela Ovelar

La Repubblica dell’Uganda, un paese nel cuore dell’Africa, è situata nel centro orientale del continente e confina con il Kenia, il Sudan, il Ruanda, la Tanzania e la Repubblica Democratica del Congo. I primi abitanti dell’Uganda sono giunti su questo territorio più di duemila anni fa. Eppure la sua popolazione ha ottenuto l’”indipendenza” dall’Inghilterra solo a metà del secolo scorso, il 9 ottobre 1962. Da allora, l’instabilità politica e una serie di colpi di Stato, contrariamente a quanto sperato, ha rafforzato le lotte sociali e la coscienza del popolo, il cui Presidente, Yoweri Museveni, è considerato uno dei più importanti rappresentanti della “Nuova Generazione di Leaders Africani” sui quali è depositata la fiducia e la speranza di cambiare la realtà del continente africano, quello che ha sofferto più ingiustizie nella storia dell’umanità. E’ quanto ci racconta un ugandese, Makabayi Henry, difensore dei diritti umani e lottatore instancabile per la ricerca della stabilità politica del suo paese e del resto dei paesi del mondo che hanno la stessa ansia di giustizia sociale. Makabayi risiede a Kampala, la capitale del paese e presiede il Movimento dei Comitati Rivoluzionari dell’Uganda- MCR. Makabayi lavora anche nella Commissione Elettorale dell’Uganda, da dove la ricerca della democrazia è vissuta molto attivamente. Il MCR è un’organizzazione che lavora per far prendere coscienza alle masse popolari del loro valore e della loro importanza, della forza che esse costituiscono e della forza che queste masse popolari sono chiamate a rappresentare. Una parte di questo “potere popolare” è rappresentato dal MCR, un movimento che, fra tutti i suoi impegni con le lotte sociali e le rivendicazioni dei diritti umani, ha deciso di appoggiare la candidatura di Evo Morales, Presidente della Repubblica di Bolivia.

Riguardo al Premio Nobel della Pace 2007, Makabayi dichiara di sentire che “non c’è nessuno che lo meriti tanto quanto Evo Morales che è una persona che ha lottato per le masse da molto prima di diventare il Presidente di quella fraterna nazione sudamericana”, e prosegue: “fino ad ora Morales ha dimostrato di appoggiare il popolo, le masse dimenticate della Bolivia e non solo, ma anche tutti i popoli dimenticati del mondo. Noi del MCR non vediamo ragioni per cui Evo Morales non potrebbe essere premiato e abbiamo speranze che lo sarà”.

Makabayi ci spiega che il MCR si impegna “a raccogliere firme di appoggio al Presidente Evo Morales. Stiamo organizzando anche delle giornate di sensibilizzazione verso la Bolivia con seminari, per far conoscere al mio popolo l’attuale realtà della Bolivia e di tutto il Sudamerica. Noi siamo convinti che i problemi del Sudamerica siano gli stessi della nostra Africa e perciò dobbiamo essere solidali gli uni con gli altri e creare una forza comune per lottare contro l’imperialismo devastante nei nostri paesi dominati dai leaders del Nord.”. E’ questo un modo per rendere reale la Cooperazione Sud-Sud. Quanto alla ripercussione di questa nomination a livello internazionale Makabayi pensa che l’appoggio dei paesi del Sud deve essere senza condizioni. “Il Sud deve svilupparsi dal Sud visto che lo sviluppo delle potenze imperialiste

si è realizzato a costo del nostro Sud e che siamo stati proprio noi a rendere potenti quelli del Nord a causa delle nostre stesse debolezze”.

In un ultimo messaggio ai notri popoli d’Africa e d’America Latina e del Caribe, Makabayi esprime il suo desiderio di fratellanza, di unione per una lotta comune. “Per questo la cooperazione del Sud adesso deve andare in questa direzione, perché se lasciamo il nostro futuro nelle mani dei leaders dell’imperialismo, saremo condannati in eterno. Il nostro più forte convincimento è che non si tratti di un problema di opportunità ma di scelta; non di qualcosa che dobbiamo aspettare a braccia conserte ma di un’idea che dobbiamo rendere realtà.

I paesi del Sud che hanno un grande livello di organizzazione, di industrializzazione, ecc., devono aiutare a crescere quei paesi che non hanno un’esperienza simile e solamente quando saremo cresciuti insieme come Sud, il Nord capirà che deve trattare con noi in un modo più giusto, rispettando gli esseri umani, senza sfruttare né dominare, senza intimidazioni. Per questa lotta e per altre mille va il nostro totale appoggio al Presidente della Repubblica di Bolivia, il nostro fratello Evo Morales”.

Primi Comitati d’appoggio EVO NOBEL 2007 in tutta l’Africa:

Senegal, Marocco, Nigeria, Mali, Gabon, Uganda, Kenia, Túnez, Sudafrica, Libia, Costa d’Avorio e Angola. solidaridad@evonobel2007.org

da Correos para la Emancipacion

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