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sabato 24 marzo 2007

SCANDALO CIP6.


Quanti soldi girano intorno ai CIP6? Molti... ma veramente molti se il gioco sull'assegnazione dei fondi si sta facendo così duro oltre che palese. Talmente palese da passare inosservato. L'emendamento sui Cip6, approvato ieri in commissione, al decreto legge che recepisce le direttive comunitarie, non sarà infine contenuto nel decreto. il Governo ha deciso di stralciare la norma per evitare l'ostruzionismo dell'opposizione a palazzo Madama. Il Governo ha deciso di rivedere il suo parere rimandando le correzioni alla legge truffa sugli aiuti all'energia verde.

Riassunto delle puntate precedenti. Da molti anni ogni cittadino paga una tassa "verde" sulla bolletta dell'energia elettrica per finanziare lo sviluppo delle energie rinnovabili, quelle pulite. Peccato che questi soldi siano andati a finanziare le fonti "assimilate", ossia fonti di energia che non hanno nulla a che vedere con le rinnovabili. Nelle fonti assimilate rientra l’incenerimento dei rifiuti. In conclusione, per decenni i cittadini hanno contribuito col proprio portafoglio a far nascere le energie pulite ma questi soldi sono sempre andati a finanziare altre forme di energie meno pulite.

La UE dice no alla legge truffa. L'Unione Europea se n’è accorta, per fortuna, e ha considerato la prassi come una cattiva interpretazione delle direttive comunitarie, chiedendo all'Italia di destinare questi fondi alle fonti rinnovabili "effettive" e non a quelle assimilate.

Dicembre 2006. La politica italiana prende tempo. Il Governo di centrosinistra aveva preso atto della richiesta della UE ma, lo si era capito anche dicembre, c’erano diverse spinte esterne alla vicenda, tutte finalizzate alla ricerca degli escamotage tecnici per salvare gli impianti di energia a fonti assimilate non ancora realizzati. Addirittura furono introdotti degli articoli nella Finanziaria all’insaputa del governo stesso e su cui, ad oggi, non è stata ancora fatta piena luce sulle responsabilità. Nonostante le promesse degli stessi politici... L'argomento CIP6 venne rimandato al futuro per essere affrontato in un decreto ad hoc, al di fuori della Finanziaria 2007.

Marzo 2007. Ultimo capitolo della saga CIP6. L’ostruzionismo parlamentare, dell’opposizione questa volta, costringe il governo a rimandare ulteriormente il "ritorno alla legalità" dell’Italia in tema di CIP6. Tutti d'accordo, quindi e il ritorno alla legalità dei CIP6 slitta ancora a data da destinarsi. Ma chi ci guadagna in tutto questo? Per capire cosa bolla in pentola dietro i CIP6 rimandiamo alla lettura di un esauriente articolo pubblicato su La Staffetta Quotidiana.

In conclusione. Non occorre essere dei geni della finanza per capire che i fondi dei CIP6 facciano gola a molti e appare in modo palese il riflesso bipartisan della vicenda CIP6 nel mondo della politica italiana e nella burocrazia del sistema.

L'ostruzionismo viene giustificato con l'esigenza di dare una risposta al problema dei rifiuti tramite la costruzione di nuovi termovalorizzatori. Un'argomentazione politicamente più che comprensibile in un paese come il nostro costantemente in emergenza rifiuti. Ma sarebbe a questo punto più giusto smetterla di definire i CIP6 come contributi versati dai cittadini (dalle proprie bollette elettriche) a vantaggio delle energie rinnovabili e chiamarli più coerentemente con un altro nome: tassa addizionale sui rifiuti. Questioni di mera trasparenza fiscale.

Clickare sul titolo del post se desiderate vedere il sito dove ho preso l´articolo.

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