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martedì 25 settembre 2007

KOSOVO, IL GOVERNO SERBO INVITA A BOICOTTARE LE ELEZIONI LOCALI

Articolo pubblicato il 13.09.2007 su www.ansabalcani.it

Il Governo di Belgrado ha formalizzato oggi il suo invito alla minoranza serba del Kosovo a boicottare le elezioni locali in calendario nella Provincia secessionista a maggioranza albanese per il 17 Novembre prossimo. La raccomandazione è contenuta in forma di ''suggerimento'' in una dichiarazione ufficiale diffusa in queste ore dall'Esecutivo, sullo sfondo della contesa diplomatica ancora aperta sul futuro status del Kosovo. Secondo Belgrado, le elezioni - convocate dalla leadership indipendentista albanese kosovara con il placet dell'amministrazione Onu e dei governi occidentali - in realtà non garantirebbero una adeguata rappresentanza alla comunità serba. Nella dichiarazione del Governo si sottolinea che, a otto anni dai bombardamenti Nato del 1999 e dall'imposizione di una tutela internazionale sulla Provincia, continuano a non essere rispettati molti ''diritti elementari'' delle minoranze non albanesi. Senza considerare il fatto - osserva Belgrado - che i due/terzi della comunità serbo kosovara sono stati costretti gli ultimi anni a lasciare la Provincia e restano tuttora impossibilitati a rientrare. Già ieri il Primo Ministro serbo, il conservatore Vojislav Kostunica, ma anche il Presidente della Repubblica, il filo-europeo Boris Tadic, avevano suggerito ai serbi del Kosovo di non recarsi alle urne: una posizione condivisa dalla maggioranza dei rappresentanti della comunità in loco, sebbene respinta come un'interferenza del Governo centrale da singoli esponenti moderati come Oliver Ivanovic. Il documento odierno del Governo serbo è destinato d'altronde ad accendere nuove critiche nei confronti di Belgrado da parte dei dirigenti albanesi - che insistono a reclamare la piena indipendenza della regione - e disappunto anche da parte dell'Unione Europea e degli Stati Uniti, i quali hanno già dato il loro avallo alla convocazione del voto di Novembre.

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